Conosci questa curiosità sulla Pastiera napoletana? Il numero di strisce non è affatto un caso

Conosci il motivo per cui sulla pastiera deve andare un numero preciso di strisce? Una curiosità davvero avvincente, che ti stupirà. 

Tra i tantissimi iconici dolci che vengono preparati per l’arrivo della Pasqua, che quest’anno ricordiamo essere il 17 Aprile, la pastiera è senza dubbio la più amata e gettonata. Una vera e propria istituzione, la cui preparazione ancora adesso crea dei veri e propri dibattiti.

strisce pastiera
Scopri quante strisce dovrebbero andare sulla pastiera e perché. Credit: Adobe-Stock

Preparare la pastiera ‘perfetta’ è davvero qualcosa di mistico, la giusta unione degli ingrediente con la pasta frolla, è un vero e proprio rito. La sua ricetta tramandata da famiglia e famiglia, nel corso degli anni ha subito alcune modifiche, proprio per questo la sua preparazione ancora adesso fa molto discutere. Infatti, ci saranno versioni che prevedono l’aggiunta di crema pasticcera al suo interno, altre invece frulleranno il grano rendendo il tutto ancora più cremosa. Ma su una cosa non si discute, il numero delle strisce da mettere in superfice è ben preciso e guai a metterne di più o di meno.

Quante strisce vanno sulla Pastiera Napoletana? Il motivo è incredibile

Non avere la Pastiera in tavola nei giorni di Pasqua, è come se Roma non avesse il suo Colosseo, o la Sicilia dovesse rinunciare all’Etna. Una cosa davvero inimmaginabile! Ecco perché come da tradizione, il Venerdì Santo in tutte le cucine si sentirà un delizioso profumino di pastiere in forno. Un dolce davvero delizioso e soprattutto molto legato alla tradizione. Ecco perché ancora adesso, intorno alla sua preparazione sono legate tantissime curiosità. Una tra tutte e forse la più ‘importante’, consiste nel stabilire con esattezza quante strisce dovranno andare in superfice.

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Dovrà essere proprio questo il numero preciso di strisce da mettere sulla pastiera. Credit: Adobe-Stock

Che la città di Napoli sia legata al culto e all’esoterismo è cosa nota a tutti. Basta passeggiare per i suoi vicoli e per le sue piccole stradine, per rendersi conto che ogni singola pietra è avvolta da un leggero alone di mistero. E se volessimo citare un’opera in particolare, il Cristo velato conservato nella cappella Sansevero ancora adesso fa molto discutere.

Ma culto e mistero non si limita soltanto alle opere d’arte, anzi, arriva fin dentro le nostre cucine. Infatti, ancora adesso ci sono un paio di leggende popolari che girano intorno alla preparazione della pastiera e più esattamente sul numero di strisce da mettere in superfice.

La prima narra di una sirena dormiente nelle acque di Partenope, che, risvegliandosi in primavera omaggia gli abitanti della città con il suo dolce canto. Questi ultimi per ringraziare la sirena le portando dei doni, 7 per l’esattezza: ricotta, grano, farina, uova, spezie, zucchero e vaniglia. Mescolati insieme danno vita proprio alla Pastiera e da qui la tradizione di mettere 7 strisce in superfice.

La seconda leggenda invece narra di un vero e proprio rito di ringraziamento. Le donne del posto, nella speranza di vedere tornare a casa i loro mariti pescatori, portavano sulle rive del mare 7 ceste, contenenti grano, farina, uova, ricotta, burro, frutta candita e fiori d’arancio. Il giorno dopo, quando finalmente i marito tornavano a casa e venivano accolti dalla proprie mogli, in una di quelle ceste comparve proprio la Pastiera.

Ecco perché ancora adesso, soprattutto nelle Pastiere preparate a Napoli, le strisce saranno 7. Una curiosità davvero incredibile.

 

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