Pesto contaminato, ecco le marche coinvolte: le trovi tutte al supermercato

Attenzione a queste marche di pesto alla genovese che trovate nei supermercati! Un esame effettuato su alcuni noti prodotti fa tremare i consumatori.

Tra i sughi più amati di sempre, il pesto è per molti italiani una certezza quotidiana per arricchire la pasta. Non solo, la sua versatilità lo rende un condimento sempreverde in cucina per tanti tipi di piatti diversi, dal pesce, alla carne, alle verdure. Farlo in casa, certamente, è la scelta giusta per gustare un prodotto buono e genuino ma non sempre si ha il tempo e la disponibilità di farlo e giustamente si ricorre ai supermercati, che offrono una vasta gamma di scelta anche per quanto riguarda i sughi, per tutte le tasche e le esigenze.

Pesto alla genovese contaminato
Pesto ritirato dai supermercati – Mammastyle.it

Ma è bene fare molta attenzione ai pesti alla genovese confezionati, soprattutto dopo alcuni esami su una serie di lotti contaminati di prodotto che potete trovare anche nel vostro supermercato di fiducia. Nonostante i sughi confezionati non sono di certo come quelli artigianali e fatti in casa, di certo non dovrebbero contenere le sostanze trovate dagli esperti. Ecco da quali marche dovreste stare lontani.

Pesto alla genovese: stai alla larga da queste marche!

L’esame effettuato da La rivista svizzera su alcune marche di pesto molto note e presenti nei supermercati di tutta Italia non ha lasciato spazio a molti dubbi: tantissimi dei prodotti analizzati non hanno passato il test e sono risultati positivi a molte sostanze dannose e potenzialmente pericolose per la salute del consumatore. Sono stati riscontrati, infatti, pesticidi di varia entità la cui presenza, anche se rientra nei limiti previsti dalla legge, potrebbe far storcere il naso a molti italiani.

In particolare è stato anche rilevato un pesticida, il fluopicolide, che è considerato potenzialmente pericoloso, così come tanti altri agenti inquinanti che hanno reso fallimentare il test per 4 pesti su 5. Anche se non si tratta di sostanze dannose, sono stati comunque rilevati ingredienti aggiuntivi che non dovrebbero essere nella ricetta del pesto come maiszuccheropatate o bambù. Ma da quali marche allora dovremmo stare alla larga e quali invece possiamo continuare ad acquistare?

Pesto, quali marche non hanno passato il test
Pesto, quali marche non hanno passato il test – Mammastyle.it

Chi è stato promosso a pieni voti è il pesto De Cecco, che ha superato brillantemente tutti i test e può essere dunque considerato un ottimo sugo pronto. Barilla è soltanto al quarto posto, non male ma nemmeno eccellente, considerata la fama del marchio. Alla larga da Naturaplan, il brand della Coop, dove sono state riscontrate tracce di cadmio e nitrati.

Male anche per il Sapori d’Italia, ritenuto insufficiente dal test. Niente di quello che è stato rilevato da questo test è direttamente pericoloso per la salute, ma forse qualcuno potrebbe considerare sul serio la possibilità di fare il pesto in casa. In questo modo si tiene sotto controllo ciò che si usa e non si rischia di ritrovarsi con ingredienti e sostanze indesiderate e con il rischio di avere danni a lungo termine.

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