A Natale puoi: 3 storielle super divertenti da raccontare ai bambini in questo giorno magico

Racconta queste tre storielle di Natale ai tuoi bambini in questo giorno magico e speciale: si divertiranno un mondo e sogneranno la città di Santa Claus!

Il Natale è per i bambini uno dei momenti dell’anno più magici di sempre e in fondo anche noi un tempo non abbiamo fatto altro che aspettare Santa Claus sulla slitta, intento a lasciare i regali sotto l’albero. Quante volte ci svegliavamo nel cuore della notte per controllare che avesse mangiato i biscotti e bevuto il nostro latte?

storielle di natale
Racconta queste piccole storielle ai tuoi piccoli e li fai sognare!

Insomma, il Natale è in fondo per i più piccoli, osservarli mentre scartano i pacchetti con una gioia irrefrenabile ci riempie il cuore di amore puro. Perché quindi non incrementare la magia di questo giorno raccontando loro delle storielle? Tra miti e leggende, tra fantasia e realtà, eccovi una piccola raccolta di fiabe per bambini a tema Natale, vedrete, vi ascolteranno con profonda attenzione!

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Racconta queste 3 storielle di Natale ai più piccoli: li incanterai con le tue parole, vedrai!

Non esiste niente di più bello al mondo se non riunirsi dopo il pranzo di Natale con i propri piccoli e far gustare loro una sfiziosa fetta di pandoro mentre raccontiamo delle storie magiche e incantate, che parlino di Santa Claus, di regni fatati e atmosfere innevate. Certo, inventarne qualcuna sul momento potrebbe risultare un po’ difficile a pancia piena soprattutto, ecco perché ci abbiamo pensato noi di Mammastyle. Vi presentiamo 3 storielle di Natale super azzeccate!

storielle di natale
Raccontate ai bambini di guardare il cielo stanotte: se una stella in particolare brillerà, significa che Babbo Natale è tornato al Polo Nord e rientrerà tra le storielle più belle di sempre!

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  • La storia del vischio: C’era una volta un mercante, ricco assai in realtà e dall’aspetto un po’ burbero. Era solito ingannare, derubare con le parole e spesso comprava a 5 monete per poi rivendere a 50. Un furfante insomma, un uomo tutto d’un pezzo che del denaro aveva fatto il suo peccato più grande. Una sera, messosi a letto per contare i soldi, terminò la conta, ma non riuscì a dormire. Per le vie del villaggio vi era un gran baccano, si affacciò alla finestra e vide il popolo dirigersi verso un’unica direzione. Uscì dalla porta e un signore esclamò: – Fratello! Non vieni? – ma lui si stranì. Non aveva fratelli! Quell’uomo certo li aveva tanto desiderati, ma in vita sua gli unici familiari erano i soldi. Ma altri iniziarono a chiamarlo fratello e preso dalla foga li seguì, arrivando innanzi alla grotta di Betlemme. Li si accorse che tutti i poverelli del villaggio avevano portato in dono qualcosa al piccolo Gesù, mentre lui ricco per com’era non aveva portato nulla. Pentito della sua vita e della sua avidità pianse chiedendo perdono al piccolo bambino e le sue lacrime con le prime luci dell’alba splendettero tra due foglioline. In quel momento nacque il vischio.
  • La storia dell’albero di Natale: C’era una volta un boscaiolo, giovane in realtà e sposato con una bellissima donna, purtroppo malata. Amandola molto cercava di non farle mancare mai nulla, trascorreva ore ed ore nel bosco raccogliendo legna affinché il camino fosse sempre caldo e potesse preparare per lei gustose pietanze. Una notte, in cerca di altra legna, scorse in lontananza un grande abete, impetuoso e maestoso. Mentre alzava l’ascia per colpirlo alla base scorse delle piccole lucine tra i rami. – Saranno lucciole! – pensò, ma in realtà erano le stelle del cielo, che da quella prospettiva sembravano poggiate sui rami. Gli venne così un’idea. Non potendolo fare vedere alla moglie malata tagliò un abete più piccolo, lo pose davanti alla finestra di casa e lo decorò con piccolissime candeline illuminate. Quando la moglie lo vide se ne innamorò e da quel momento diventò loro tradizione decorare l’abete ogni anno. Ben presto anche i vicini si innamorarono di questa usanza e da lì nacque l’albero di Natale decorato con luci e addobbi!

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  • L’uccellino di Natale: C’era una volta un piccolo pettirosso, carino assai e dalle piume molto morbide. Un giorno i suoi compagnetti decisero di lasciare quel luogo ormai freddo poiché l’inverno stava arrivando, ma lui addormentatosi nel suo nido non si accorse che partirono. Preso un po’ da sgomento, decise di rimanere su quell’albero attendendo che Gesù nascesse per potergli fare una domanda importante. Passarono i mesi, il vento e la pioggia erano rabbiosi e a volte tremava dal freddo non sentendosi più persino le zampette. Ma finalmente arrivò la Vigilia di Natale e il pettirosso raccolse tutte le forze per recarsi alla grotta di Betlemme. Arrivato dopo un lungo viaggio si fermò sulla mangiatoia di Gesù e gli chiese: – Mio caro Gesù, posso chiederti un favore? Io non voglio più andare via da casa mia, potresti ordinare al vento di non irrompere nel mio nido facendomi morire di freddo? Te ne sarei molto grato! – disse l’uccellino con un fil di voce. Gesù allora sorrise e ordinò ad un angioletto di volare fino al suo albero e soffiare un vento divino. Da quel momento quell’albero non soffrì più l’inverno diventando un agrifoglio e il Signore, per permettere al pettirosso di riconoscere la sua casa anche da lontano, decise di far crescere delle bacche rosse, affinché potessero nutrirlo. Da qui nasce la storia dell’agrifoglio di Natale! 
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