Quando dire ai bambini che Babbo Natale non esiste? Occhio a questo dettaglio, è molto importante

Babbo Natale non esiste: quando è giusto dire questa fatidica frase ai propri piccoli? Attenzione a questo dettaglio, è molto importante

Tutti noi siamo stati bambini, innamorati della fantasia, dei sogni, delle tante creature che la nostra immaginazione riusciva a creare come fate, elfi, gnomi, streghe, draghi e chi più ne ha più ne metta. Babbo Natale rientrava tra queste e l’euforia che si provava agli inizi di Dicembre, attendendolo con ansia era indescrivibile, vi ricordate?

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Quando dire ai bambini che Babbo Natale non esiste?

Un’emozione che non poteva essere paragonata a nient’altro. Ci si sedeva attorno al tavolo, le nostre mamme ci procuravano fogli, penne colorate, matite e iniziavamo a scrivere la letterina con la richiesta dei regali che avremmo desiderato quell’anno sotto l’albero. Magicamente poi apparivano e noi li guardavamo con estremo stupore.

La magia poi è finita, in qualche modo siamo diventati più adulti e abbiamo smesso di credere nella sua esistenza, per via di qualcun altro o semplicemente perché abbiamo smesso di essere bambini. Ma come affrontare la fatidica questione quando diventiamo noi genitori e i nostri piccoli ci pongono la domanda se Babbo Natale esiste davvero? Scopriamolo insieme

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Come rispondere alla domanda ‘Babbo Natale non esiste’: eccovi alcuni consigli molto utili

Quando il nostro piccolo ci chiede se realmente Babbo Natale esista, ci ritroviamo sempre un po’ spiazzati. Da una parte non vorremmo interrompere quell’incredibile magia che ogni anno si crea, dall’altra parte invece ci sentiamo in colpa perché più cresce, più inizierà a comprendere realmente la distinzione tra vero e faro, reale e inventato. In un modo o nell’altro ci dovremo preparare a una reazione piuttosto accesa, il nostro piccolo potrebbe arrabbiarsi con noi poiché deluso dal fatto che per tutto questo tempo lo abbiamo preso in giro.

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Fin quando è possibile, non rivelate ai bambini che Babbo Natale non esiste

Quando si tratta di una tematica come questa, non esiste qualcosa che si può fare e qualcosa che si deve evitare. Bisogna entrare nell’ottica che nel momento in cui un bambino entra in una fascia d’età più grande, come ad esempio i 7/8 anni, inizia a sviluppare un proprio pensiero critico e inoltre socializza con i propri amici, scambiandosi idee ed opinioni.

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Se un giorno verrà da noi arrabbiato, chiedendoci perché gli abbiamo mentito sull’esistenza di Babbo Natale, affrontiamo insieme a lui la questione chiedendogli cosa pensa realmente. Potrebbe volerci credere ancora e chi saremmo noi, in quel caso, per distruggere quel barlume di magia che ancora vuole sopravvivere alla sua crescita?

Inoltre, questo potrebbe essere un ottimo insegnamento sull’esistenza delle bugie a fin di bene e quelle ‘cattive’. Babbo Natale rientra di certo nella prima e bisognerà far capire al piccolo che la nostra intenzione non era quella di dirgli una bugia fine a se stessa, ma creare quell’atmosfera emotiva, mentale e familiare che solo l’esistenza di Santa Claus avrebbe potuto generare. 

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La magia del Natale è in fondo un po’ anche questo: credere che l’impossibile sia possibile

Se vorrà credere ancora in lui, lasciamolo fare. Un domani sarà il bimbo stesso a venire da noi dicendoci che ha compreso e capito davvero l’inesistenza di Babbo Natale. Ma a noi genitori non spetta il compito di rivelare la verità, laddove sia possibile. Affinché lo spirito del Natale possa riempirgli il cuore di magia, colori e amore, dovremo far si che sia il suo percorso di crescita a farglielo capire. 

Perché in fondo, se Babbo Natale non esiste, non esisterebbero la gioia, l’amore, l’affetto, i legami, le buone azioni, gli abbracci e i sentimenti. Un domani il nostro ormai cresciuto piccolo ometto saprà perfettamente che aver creduto all’uomo più famoso del mondo vestito di rosso, gli avrà insegnato qualcosa di importante: l’innocenza e la bellezza del guardare il mondo con gli occhi dei bambini.

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