La dieta crudista si struttura proprio dal principio che la cottura levi le proprietà nutritive degli alimenti e che, quindi, il cibo crudo preservi tutti i nutrienti.
Quando cuociamo un alimento miglioriamo di fatto il gusto ma a livello nutrizionale lo trasformiamo. Questo regime alimentare è composto da un buon 70% di cibi crudi, nonostante non si contempli la cottura, il cibo può essere anche consumato sotto altre forme: ad esempio frullandolo o tramite centrifughe, oppure può essere disidratato o marinato.
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Alimenti crudi pro e contro: sono consigliati per la nostra salute?
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- I cibi crudi hanno più nutrienti rispetto agli alimenti cotti perché questi vengono eliminati proprio grazie alla cottura. In particolare ne risentono la vitamina C e alcune vitamine del gruppo B.
- Quando consumiamo un pasto gli enzimi della digestione lo dividono in molecole, rendendo facile l’assorbimento, questi enzimi sono suscettibili al calore e si disattivano con molta facilità quando c’è un alta temperatura, in particolare se supera i 47°. Di fatto quando questo avviene non digeriamo con la stessa facilità il cibo.
- Chi segue una dieta crudista dichiara che mangiare cibi crudi aiuta a dimagrire e incrementa l’energia, inoltre ha un impatto minore in termini ecologici.
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- Bisogna sottolineare che non è scientificamente provato che la dieta crudista sia meglio rispetto ad una dieta tradizionale.
- Seguire una dieta crudista, a certi livelli non è neanche semplice, si potrebbe rischiare, se seguita per molto tempo, delle carenze nutrizionali perché non cuocendo il cibo ci precludiamo molti alimenti.
- Alcuni alimenti hanno batteri al loro interno che possono essere distrutti solo cuocendoli.
G.P.