Quanto bene conosciamo i jeans? Col tempo sono diventati un must dei nostri outfit, continua a leggere e scopri tutto quello che c’è da sapere.
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Forse non ne sei a conoscenza ma inizialmente Levis Strauss e Jacob Davis quando crearono i blue jeans li fecero in due colori: blu indaco e marroni. Queste due alternative possedevano degli elementi che rendevano i tessuti più forti e resistenti rispetto a tutta la concorrenza dell’epoca.
I blue jeans erano e sono tutt’ora amati proprio tutti, non solo per la loro estetica ma perché sono sia robusti che molto morbidi. Il color indaco scuro con i lavaggi stinge molto lentamente e una volta diventato meno vivido il capo assume l’appellativo di indumento vintage, molto in voga in questi ultimi anni.
Inoltre il tessuto a seguito dei lavaggi viene anche e gradualmente ammorbidito dando quella caratteristica morbidezza tipica dei jeans.
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Questo pantalone negli anni ha avuto molto successo diventando di moda e allargandosi a tutte le esigenze. Ormai li indossiamo da anni e ad oggi esistono tante varianti che prescindono dal blu o dal marrone, i più gettonati sono sicuramente quelli neri e quelli dal color beige.
Ma perché inizialmente erano blu? La risposta a questa domanda risiede nel tessuto, dopo essere scaldato la tintura blu indaco ha la capacità di rimanere attaccata alla superficie.
Ad oggi questo capo viene tinto con coloranti sintetici che continuano a rispettare il color indaco, in genere un jeans necessita dai 3 ai 12 grammi di prodotto per essere tinto.
Tutti gli anni vengono messi in commercio diverse tonnellate di questo colore iconico e la maggior parte, neanche a dirlo, è ancora usato per questi pantaloni.
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Basta pensare che in commercio oggi, vengono sfornate tra 90 milioni e 2,2 miliardi di jeans ogni anno. Un numero incredibile che non fa altro che confermare la completa stabilità sul mercato e nei nostri armadi di questo pezzo di moda e di storia.
G.P.
