Allarme cistite, specie nei bagni pubblici: ogni donna deve sapere questi accorgimenti per proteggersi

Il pericolo cistite nei bagni pubblici è sempre più incombente: cosa devono sapere assolutamente le donne, gli accorgimenti utilissimi.

Seppure utilissimo nei momenti del bisogno, il bagno pubblico fa sempre un po’ paura alle donne. E continua ad essere visto come un vero ricettacolo di cattivissimi batteri, virus e funghi. È davvero così? Avere a che fare con ambienti sozzi e promiscui non è mai un bene, questo è vero. Da un punto di vista scientifico, però, sembrerebbe che questo tipo di timore vada ridimensionato.

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Cistite e bagni pubblici: esiste un collegamento? Cosa c’è da sapere – mammastyle.it

Se il bagno è sporco, sembra tacito che vi possa essere maggiore probabilità di contrarre un’infezione. Secondo molti medici, però, sono sufficienti pochi e fondamentali accorgimenti per star tranquille. I patogeni che si trovano in questi luoghi, all’apparenza immondi, sono di base presenti anche in altri ambienti a prima vista più puliti. Usare la toilette quando si è fuori casa, insomma, non dovrebbe essere poi così rischioso.

La maggior parte dei batteri più invasivi e pericolosi (che attaccano per via sessuale) sono fragili, vale a dire labili a contatto con l’aria: non sopravvivano a lungo. Un’infezione da virus o batteri è quindi poco probabile. Il pericolo maggiore è quello di contrarre un fungo, cioè una micosi della pelle che si diffonde anche attraverso il contatto. La cistite è un’altra cosa. Ovvero, un’infiammazione della vescica in genere associata a un’infezione batterica.

In molti casi il batterio in questione è l’Escherichia coli. Quindi, collegato, in teoria, proprio alle deiezioni umane e a luoghi come i bagni pubblici. Questi microrganismi possono raggiungere la vescica dall’esterno attraverso l’uretra, non ci sono dubbi, ma è raro che abbiano la forza di creare un’infiammazione. Nel senso che, da lì, riescono poche volte a propagare la loro minaccia agli organi vicini. Ecco perché i bagni pubblici non sono un luogo collegabile a un allarme cistite.

Usare i bagni pubblici non aumenta il rischio di cistite: questi gli accorgimenti per usare la toilette in piena tranquillità

In un certo senso è peggio non utilizzarlo, il bagno pubblico. La cistite può infatti nascere dal trattenere la pipì. Questo comportamento fa aumentare la concentrazione urinaria e il peso molecolare dell’urina e, di conseguenza, il rischio di cistite.

Toilette pubblica: quando avere paura di usarla
Usare o non usare il bagno pubblico? – mammastyle.it

Il modo migliore per prevenire la cistite è noto: bere molto. E poi, ovviamente, ci sono anche dei farmaci specifici. Ma attraverso la giusta e costante idratazione, l’irritazione dovrebbe passare da sé. In più, è sempre consigliabile regolarizzare l’intestino. Cosa significa? Né più né meno che assecondare lo stimolo alla minzione. Altra cosa importante: pulirsi sempre con movimenti dall’avanti al dietro. Questo per evitare che i batteri passino dal distretto anale all’uretra.

Quando il bagno appare troppo sporco, a ogni modo, è meglio cercarne un altro. Se la situazione sembra tollerabile, bisognerà cercare di arrangiare un copri-water con ciò che si ha a disposizione. Oppure bisognerà sforzarsi per non appoggiarsi sul water. Per creare una copertura è meglio evitare di utilizzare la carta presente nel bagno. Qualora fosse possibile, è meglio usare i propri fazzoletti. Attenzione poi a fare in modo che la biancheria e gli oggetti personali non tocchino alcuna superficie del luogo.

Un altro rischio è rappresentato dagli schizzi dello sciacquone, che possono dar origine a una vera e propria grandinata di microrganismi infettivi. Ah, non dimenticarsi mai di lavarsi il prima possibile mani e braccia con abbondante sapone o con gel disinfettante.

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