Alzheimer, i rischi aumentano in presenza di questo fattore: fai molta attenzione

I rischi di contrarre l’Alzheimer potrebbero aumentare drasticamente in presenza di questo fattore. Ecco cosa non dovresti assolutamente trascurare.

La malattia di Alzheimer è il tipo più comune di demenza e un disturbo neurodegenerativo caratterizzato da deficit di memoria. Sulla base dei rapporti dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), quasi 50 milioni di persone soffrono di demenza in tutto il mondo. Colpisce soprattutto gli anziani (ma non solo) e nel tempo compromette in modo sostanziale la capacità di ricordare, di avere la percezione del tempo, di risolvere i problemi quotidiani, di parlare e di riconoscere le persone, anche quelle più care. Nonostante tutti gli sforzi scientifici, il trattamento dell’Alzheimer è ancora una sfida.

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Alzheimer, ecco il fattore che potrebbe incrementare i rischi – mammastyle

Alcuni studi recenti hanno dimostrato che una particolare condizione (purtroppo molto comune) potrebbe aumentare il rischio di sviluppare l’Alzheimer. Questi studi hanno riportato l’attenzione su una problematica strettamente legata allo stile di vita frenetico della società occidentale e che, ora più che mai, andrebbe affrontata con la più grande determinazione possibile.

Il rischio di Alzheimer aumenta considerevolmente in presenza di questo fattore

Stiamo parlando dell’insonnia, un problema contro cui moltissimi di noi combattono ogni giorno. È stato riportato che il sonno contribuisce alla riparazione dei tessuti, alla termoregolazione, al ripristino omeostatico e ai processi di consolidamento della memoria. Durante il sonno, il cervello attraversa diversi stati di attività che sono il sonno con movimenti oculari non rapidi (NREM) e il sonno con movimenti oculari rapidi (REM).

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L’insonnia potrebbe aumentare i rischi di sviluppare l’Alzheimer – mammastyle

Il sonno REM è considerato molto importante per l’apprendimento, il consolidamento della memoria e la neurogenesi. Ed è, invece, fondamentale per la regolazione degli ormoni e dei parametri cardiovascolari, come la pressione arteriosa. L’insonnia va a compromettere la qualità o la durata del sonno, con conseguente difficoltà ad addormentarsi la notte.

Ci si può anche svegliare troppo presto al mattino o anche nel corso della notte e tutto ciò può portare a stanchezza diurna, bassa energia, difficoltà a mantenere l’attenzione. Con il tempo, inoltre, la mente avrebbe difficoltà a cristallizzare i ricordi nel lungo termine. La privazione del sonno e l’insonnia possono indurre l’aggregazione dei cosiddetti peptidi Aβ e delle proteine ​​tau, le due caratteristiche patologiche distintive della malattia di Alzheimer.

Per favorire un sonno notturno migliore puoi agire in diversi modi. Innanzitutto è importante stabilire una ‘routine del sonno’. Mantenere orari regolari per mangiare, svegliarsi e andare a letto può essere di grande aiuto. Evita anche bevande stimolanti (come alcol e caffeina) prima di andare a dormire. Inoltre, evita di guardare la tv fino a tardi. Cerca di fare più attività fisica. Passeggiate e altre attività fisiche possono aiutare a favorire un sonno migliore durante la notte. Evita inoltre i sonnellini pomeridiani e crea un’atmosfera tranquilla la sera prima di coricarti.

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