Frigorifero in blackout? Come salvare i cibi in caso di mancanza di corrente

Se casa è andata in blackout, non fare mai questi errori con il tuo frigorifero, potrai salvare i tuoi cibi a lungo, ecco perché

Può capitare proprio a tutti di ritrovarsi nel bel mezzo di un blackout: la corrente salta e potrebbero volerci anche delle ore prima di sistemare il problema e per l’uso di alcuni elettrodomestici vi è il bisogno di certe accortezze specialmente per quanto riguarda il frigorifero. Come ben sappiamo la corrente alimenta l’elettrodomestico generando refrigerio nei vari scompartimenti con basse temperature nel congelatore per conservare i cibi a lungo e non permettere la prolificazione dei batteri ma nel momento in cui viene a mancare l’elettricità, questo lavoro viene improvvisamente bloccato e di conseguenza il freddo smette di essere alimentato. Non bisogna disperare ovviamente o lasciarsi prendere dal panico ma bisogna venire  a conoscenza di alcuni piccoli trucchetti per evitare di buttare il cibo e conservarlo al meglio. Scopriamo insieme come fare

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Se il frigorifero è in blackout, non preoccuparti: ecco come salvare gli alimenti quando manca la corrente

La prima cosa che tendenzialmente andiamo a fare nel momento stesso in cui viene a mancare la corrente è quella di andare a controllare il frigorifero aprendo lo sportello. Questo è davvero un gravissimo errore! Ma perché? Il motivo è davvero semplice. Come abbiamo già visto altre volte, l’elettrodomestico è in grado di isolare il calore quando viene aperto il meno possibile, ragion per cui nel caso di mancata corrente, lasciarlo chiuso senza aprirlo permetterà di conservare i cibi per un massimo di circa 6 ore. L’isolamento termico permette quindi di poter preservare gusto, consistenza e freschezza a patto però, ribadiamo, che non vada mai aperto, neppure una volta. Ma se il blackout dovesse protrarsi per più ore?

frigorifero blackout
Frutta e verdura in caso di blackout possono essere conservate all’interno di scodelle con acqua fredda cambiandola periodicamente
Foto di Hier und jetzt endet leider meine Reise auf Pixabay aber da Pixabay

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Nel caso in cui il blackout dovesse durare per più delle ore descritte sopra, è conveniente consumare al momento tutti quei cibi già aperti da 1 o due giorni, ad esempio carne, verdura o roba fresca come le mozzarelle. Pomodori, cibi imbustati con chiusura ermetica o all’interno di confezioni d’alluminio invece potranno rimanere all’interno del frigorifero.

Sarebbe opportuno riporre all’interno di una vaschetta con ghiaccio secco tutti quei prodotti composti dal latte come ad esempio i formaggi, le creme, yogurt e latte fresco in sé. Il congelatore, rispetto allo scompartimento superiore del frigorifero, se è pieno riuscirà a conservare perfettamente i cibi per un massimo di 24 ore mentre se è piuttosto vuoto o pieno solo a metà passeranno all’incirca 24 ore. Anche in questo caso sarebbe opportuno scegliere di consumare quei prodotti un po’ più vecchiotti come ad esempio qualche filetto di carne o di pesce già riposti da un mesetto, in questo modo non andremo a sprecare eventuale cibo. Ma come accorgersi se i cibi stanno rimanendo in stato di congelazione? Semplicemente presenteranno la classica patina di ghiaccio sulla confezione, fin quando quest’ultima sarà presente i nostri alimenti saranno ancora integri.

Nel caso delle uova in particolare, potremmo immergerle in una scodella con acqua molto fredda presa dal rubinetto, stesso discorso per formaggi, latte e latticini in genere se non dovessimo disporre di ghiaccio secco. E’ comunque opportuno trasferire i cibi in una borsa termica nel caso in cui il blackout inizi a superare le 4 ore, in questo modo la temperatura scenderà più lentamente ed una volta risolto il problema gli alimenti non correranno il rischio di perdersi. Un trucchetto infine per permettere al frigorifero di mantenere quanta più temperatura possibile è quello di coprirlo interamente con coperte di lana pesanti oppure in pile. In questo modo incrementeremo l’isolamento termico ed eviteremo eventuale prolificazione di batteri sui cibi.

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