Si può superare il dolore per la perdita della mamma? E come?

La perdita di un genitore come la mamma non è mai semplice, ma si può superare il dolore. Come? Scopriamolo delicatamente insieme

Dal primo momento in cui una madre mette al mondo il proprio figlio, scatta in lei un amore incondizionato e viscerale che né poesie, né romanzi, né filosofi potranno mai descrivere. Il senso d’appartenenza fisica e spirituale che prova ogni donna nel momento in cui mette al mondo il proprio figlio rientra in uno di quei misteri della vita che in fondo ancora non si conoscono sino in fondo. Ogni legame è diverso, speciale, più o meno adeguato oppure al contrario debole, lento o non condiviso, ma perdere la propria mamma nella maggior parte dei casi, lascia un dolore che a stento si può immaginare. Non si tratta di un semplice trapasso o di accettare una perdita come le altre ma di perdere quella guida che inconsciamente ci porta e ci ha portati ad essere ciò che siamo stati da adulti, riflettendo in modo immemorabile una parte della sua stessa anima. Ma superare il lutto è possibile. Lo è, anche se bisogna entrare in confidenza con ciò che più ci fa paura e ci sconvolge. Scopriamo insieme come poterci aiutare nell’accettazione della perdita di una delle figure più importanti di tutta la nostra vita come la mamma, del dolore e come superare il lutto

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Come superare il dolore della perdita della mamma? Nessuna regola, ma è importante sapere questo

Non esiste una regola predefinita che ci aiuta a comprendere, capire e ricominciare da capo. Le emozioni, i sentimenti, i legami che vengono a crearsi con la propria madre sono indescrivibili, incontrollabili e non esistono manuali di istruzioni. Perdere qualcuno che non è stata solo la nostra genitrice ma anche la nostra confidente, la nostra migliore amica, la nostra consigliera più fidata e pensare anche solo lontanamente di non poterla più rivedere, abbracciarla, toccarla o darle la buonanotte è un pensiero che dilania, spezza quasi le ossa. Ma esiste più o meno un modo per superare il lutto? Noi abbiamo voluto raccogliere alcuni step fondamentali senza avere pretesa di verità assoluta. Proprio perché ogni dolore è unico e va vissuto, attraversato e rispettato. Vediamo insieme come poterlo superare nel migliore dei modi

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Arrabbiarsi non è sbagliato, lasciarsi andare alle emozioni neppure. Ma bisogna accettare quel dolore con pazienza e coraggio per poi trasformarlo in qualcosa che possa sostenerci ogni giorno nel ricordare la nostra mamma
Foto di marcisim da Pixabay

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  • Smettere di odiarsi, smettere di odiarla: la perdita della propria mamma può andare a scatenare all’interno del nostro animo alcuni sentimenti carichi di rabbia, odio, profondo senso di abbandono. Ci sentiamo effettivamente abbandonati, lasciati al nostro stesso destino. Ma bisogna partire proprio da qui, da questo bagaglio emotivo. Non è colpa nostra se nostra madre è morta. Non è colpa sua, tantomeno di qualcun altro. Trovare un capro espiatorio esterno a cui affibbiare la nostra sofferenza servirà a ben poco. Comprendiamo il nostro essere squisitamente umani con tutto il dolore che questa perdita comporta. Lasciamoci andare alle emozioni perché solo quelle permetteranno di non costruire barriere di risentimento, apatia e rabbia repressa.
  • Accettare: nonostante sia una delle fasi più difficili di tutto il percorso di accettazione stessa del lutto, accettare la perdita è il passo successivo da compiere. Ma non riguarda solo un’accettazione legata al fatto che la mamma non ci sia più, ma accettare che il dolore che stiamo provando possano essere condiviso dai fratelli, dal papà, dagli zii o dai nonni. Accettare che si possa ogni tanto rivedere il suo volto in qualche membro della famiglia se non addirittura in noi stessi al mattino quando ci guardiamo allo specchio. Accettare i momenti di silenzio, accettare che nonostante il dolore si possa anche ridere. Accettare che la vita va comunque vissuta e portata avanti. Accettare i difetti della propria madre, ciò che ci ha fatto inconsciamente o consciamente soffrire.
  • Accettare e superare: accettare il proprio dolore con tutto ciò che comporta questo difficile atto come sbalzi d’umore, pianti liberatori e risate fragorose, rabbia e poi apatia come abbiamo detto è un passo molto importante. Ma dopo l’accettazione bisogna poi comprendere come superare quello che la perdita ha lasciato dentro di noi. Un lavoro che sicuramente una terapia mirata può sostenere fornendo gli strumenti necessari. Superare significa entrare in confidenza con quelle parti di noi e della nostra mamma che non ci sono mai piaciute, superare comporta commuoversi ogni tanto pensandola, accettare alcuni giorni no ed altri si, superare con coraggio quel senso di vuoto che potrà sempre far parte di noi, ma che ci fa sentire quanto ancora c’è di umano in noi. Emozionarsi sulla sua foto, ridere pensando alle cose più buffe che ha fatto e lasciarsi andare alle lacrime quando alla radio passa la canzone che ascoltava sempre. Superare non significa dimenticare. Superare è quanto di più giusto si possa e si debba fare, onorare quello che è stata per noi in ogni azione quotidiana della nostra vita. Perché non c’è orgoglio più grande nel pronunciare con emotività, forza e occhi pieni di orgoglio la frase: “Ecco chi era mia madre”.
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