Cosa cucinare nel giorno di Santo Stefano: le idee secondo quello che la ‘tradizione’ tramanda sono davvero invitanti, vediamone alcune!
Non c’è due senza 3 potremmo dire! In questo caso il fatidico detto è davvero azzeccato. Dopo la Vigilia del 24, Natale il 25, non può mancare Santo Stefano il 26 Dicembre! Santo Stefano fu il primo martire del Cristianesimo, ovvero colui che si è battuto per difendere la propria fede ed i cristiani. Solo nel ’47 è diventata una ‘festività’ riconosciuta solo recentemente in Italia. Come i due giorni precedenti, anche in questo giorno si è soliti ‘stare in famiglia’, norme anti-covid permettendo, stare insieme e sedersi a tavola per gustare le altre bontà! Per tradizione, quello di Santo Stefano dovrebbe essere il giorno in cui si ‘smaltiscono’ gli avanzi. Sarà così anche per la tradizione Napoletana? Scopriamolo subito!
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Santo Stefano, 26 Dicembre: cosa si cucina? I piatti della tradizione napoletana!
Dall’antipasto al dolce, cosa prevede la tradizione napoletana nel giorno di Santo Stefano?
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- Immancabile è il tagliere di affettati e formaggi, la cosiddetta ‘fellata’. Si possono gustare bontà di ogni genere! Ad essa si accompagna la classica ‘insalata di rinforzo’, immancabile sulle nostre tavole in questo periodo!
- Si prosegue poi con il primo piatto, pasta fresca con ricotta e pomodoro oppure cannelloni ripieni di carne, una bontà unica. I tortellini in brodo poi.. sono un must! C’è anche chi porta in tavola la pasta al forno del giorno prima, in effetti come dire di no?
- E proseguiamo con le portate per giungere al secondo piatto, carne alla brace oppure la carne al ragù, preparato per il sugo del nostro primo piatto!
- La scelta del dolce è varia, dal panettone al pandoro, oppure la buonissima pastiera napoletana, o ancora una deliziosa cassata!
