Come affrontare le ‘giornate NO’ del tuo bambino

Come affrontare le ‘giornate NO’ del tuo bambino: non è sempre un buon giorno, neanche per loro!

Quando si pensa a un bambino lo si immagina sempre radiante, sorridente e pieno di energia positiva. Ma non è sempre così. Anche da neonati, può capitare una ‘giornata NO. Le cause sono tante: potrebbe essere la conseguenza a un senso di malessere post vaccino, al fastidio provocato dalle colichette o dalle gengive doloranti. O, come capita per gli adulti, potrebbe trattarsi di un stato d’animo un po’ giù di tono senza un motivo ben preciso.

In quei ‘giorni grigi’, tuo figlio potrà risultare al limite del sopportabile e metterà a dura prova la tua pazienza. Attenzione a non fargli avvertire il tuo stress e la tua preoccupazione. Rappresenti il suo ‘porto sicuro‘, e in un momento di difficoltà per lui è importante sentire di potersi affidare a te.

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Come affrontare le ‘giornate NO’ del tuo bambino: un mini ‘tutorial’ per sopravvivere al malumore di tuo figlio

Non è facile capire il motivo del malessere di un bebè, soprattutto nei primi mesi di vita. L’unico modo che hanno per esprimersi è piangere! All’inizio i tipi di pianto ti sembreranno tutti uguali e farai fatica a comprenderne la causa. Con il passare del tempo imparerai a conoscerlo e saprai interpretare ogni suo stato d’animo. Nel frattempo, ecco un mini tutorial per affrontare al meglio i momenti difficili che vi aspettano. Tranquilla mamme: ne uscirai incolume!

  • Mantieni la calma. Agitarti, urlare o piangere disperatamente, non risolverà la situazione. Osserva tuo figlio, cerca di capire quale può essere il motivo del suo pianto.
  • Una buona dose di dolcezza. A volte basta un po’ di tenerezza per calmare un bambino. Elimina gli input esterni eccessivi: oscura la stanza, riduci il rumore. Cullalo tra le tue braccia sussurrandogli parole di conforto o cantando la sua ninna nanna preferita.
  • Uscite di casa. Se non riesci a calmarlo in casa, cambia ambiente. Fate una passeggiata nell’isolato o nel parco comunale. Se riuscirai a distrarre la sua attenzione dal problema, si calmerà.
  • Ad ogni problema c’è una soluzione. Se sei troppo stressata per venirne a capo, chiedi aiuto. Non è semplice restare lucide dopo un’ora di pianto interrotto. Lascia che ci provi il papà, la nonna o una zia a calmarlo. E se dovesse riuscirci qualcun altro, non te la prendere. L’obiettivo è il benessere del tuo bambino, non sembrare la ‘mamma perfetta’. Non devi dimostrare a nessuno quanto sei brava!
  • Non intristirti e non sentirti in colpa, ricordati che tutto è temporaneo. Anche la giornata più dura, ha un inizio e una fine. Se oggi è andata male, domani andrà sicuramente meglio.
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