Bonus latte artificiale per le neo mamme: in quali casi se ne ha diritto e come si richiede

Esiste un bonus che va incontro a tutte le neomamme che non possono allattare: ecco di cosa si tratta e come richiederlo.

Ultimamente, il governo sta promuovendo l’erogazione di bonus in grado di aiutare le famiglie che più ne hanno bisogno e, tra di essi, ne esiste uno anche pensato anche per le neomamme.

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Bonus per le neomamme: ecco di cosa si tratta – mammastyle.it

Diventare madre non è certo un compito semplice, visto che il proprio corpo viene messo parecchio sotto stress e il periodo che si deve affrontare sia durante la gravidanza sia dopo il parto può essere molto complesso. In alcuni casi, tutto ciò si va a complicare anche dall’impossibilità di poter allattare il proprio bambino e per molte donne non si tratta solo di una situazione di difficoltà, ma anche di una fonte di stress e di malessere. Quando ciò accade, bisogna far fronte al problema ed è in questo caso che si può richiedere un bonus realizzato appositamente per tutte le neo mamme che per problemi di salute non possono allattare il loro bebè.

Il bonus latte artificiale: di cosa si tratta e chi lo può richiedere

Nel caso in cui purtroppo non si potesse allattare in maniera naturale il proprio bimbo, bisogna ricorrere al latte artificiale per il suo sostentamento, ma per alcune donne e alcune famiglie si tratta di una spesa imprevista che può essere difficile da dover affrontare. È in questo caso che si può fare richiesta del bonus per il latte artificiale che può essere richiesto fino al compimento del sesto mese del bambino.

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Ecco quali sono i requisiti per fare richiesta del bonus – mammastyle.it

Il bonus è stato pensato per le mamme che non possono allattare a causa di determinate patologie, come per esempio per via condizioni permanenti come: un’infezione da HTLV1 e 2, l’alattogenesi ereditaria, la sindrome di Sheehan, l’ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare), una mastectomia bilaterale e nei casi peggiori per via della morte materna.

Nel caso di patologie temporanee vi sono: infezioni da HCV con lesione del capezzolo, infezione da streptococco del gruppo B, tubercolosi bacillifera non trattata, lesione luetica sul seno, mastite tubercolare, assunzione di farmaci o droghe, alcolismo, ed esecuzione di scintigrafia.

Tali problematiche devono essere certificate da un medico e per fare domanda bisogna avere un Isee che non superi i 30 000 euro annui. L’importo che si può ottenere con il bonus arriva a un massimo di 400 euro all’anno e per fare la richiesta bisogna rivolgersi all’agenzia sanitaria locale di appartenenza che si occuperà di erogare il bonus dopo aver verificato che siano rispettati tutti i requisiti.

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