In questo 2023 l’Assegno Unico è stato oggetto di diverse modifiche: scopriamo la notizia che nessuno si aspettava
Considerata la situazione attuale in cui si trova l’Italia, sempre più persone ripongono speranze in bonus e incentivi per alleggerire i costi di fine mese. L’inflazione è infatti ancora alta e sia il prezzo del carburante che quelli di bollette e beni alimentari non mirano a scendere.
Fortunatamente alcuni bonus con scadenza prevista per dicembre 2022 sono stati rinnovati a gennaio 2023. Tra questi ricordiamo il bonus casa under 36, bonus psicologico ma anche bonus sociali, come la Carta Acquisti. Questa permette di acquistare beni e servizi di prima necessità e viene caricata di 80 euro ogni due mesi. Tra i bonus nuovi invece troviamo quello dell’asilo nido, bicicletta e anche casalinghe, oltre al bonus acqua potabile.
La maggior parte dei bonus per poterli avere, bisogna rispettare determinati requisiti di ISEE. L’unico bonus che invece non tiene conto del reddito annuale è invece l’Assegno Unico che è considerato universale, destinato quindi a tutti coloro che hanno figli di un’età inferiore di 22 anni. Non tutti però si aspettavano questa notizia per quanto riguarda appunto l’Assegno Unico.
Assegno Unico: la notizia che nessuno si aspettava
L’INPS questa settimana ha pagato il mese di febbraio 2023, quindi 5,4 milioni di famiglie avranno l’assegno unico universale che sarà adeguato al costo della vita attuale. Ci saranno quindi più beneficiari e l’importo sarà più ricco rispetto al precedente.
Gli importi relativi al 2023 ci sarà nei prossimi giorni tramite la pubblicazione della circolare dell’Istituto di Previdenza Sociale. Ci sarà una rivalutazione dell’8,1% deciso dal Ministero delle Finanze. La rivalutazione quindi sarà prevista dalla legge. Per chi riceve la quota di ISEE più bassa, se lavorano entrambi i genitori, la maggiorazione sale da 30 euro a 32,4. Chi è madre e ha meno di 21 anni, sale da 20 a 21,6 euro. Tutti i figli dopo il secondo avranno una maggiorazione da 85 a 91,9 euro.
A fine febbraio scadrà il rinnovo ISEE, quindi questi sono gli ultimi giorni per inviare all’INPS la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Se non viene rinnovato, per ogni figlio verrà data la quota minima, ovvero 50 euro. Chi invece lo rinnoverà, avrà gli arretrati . Fino ad oggi sono stati inviati circa sei milioni di DSU rispetto agli 11.856.654 dello scorso anno.
A differenza del Reddito di Cittadinanza, chi richiede l’assegno Unico, deve avere da almeno due anni la residenza in Italia o deve avere un contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato di almeno sei mesi.