Fumatori, è la volta buona per smettere: questa radice disintossica in maniera naturale

Finalmente una grandissima novità per i fumatori: con questa radice riuscirete a disintossicarvi dalla vostra ‘dipendenza’.

Essere fumatori al giorno d’oggi sembra essere quasi un ‘hobby’. A partire dall’età di 12 anni, fino ad arrivare anche agli 80, le persone decidono di iniziare questa nuova dipendenza: una sola sigaretta all’inizio, per poi finire con due pacchetti al giorno e così via.

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Il rimedio naturale per ridurre la dipendenza dei fumatori (Mammastyle.it)

Da sempre sappiamo che il fumo fa male: la nicotina presente all’interno delle sigarette arreca gravissimi danni al nostro organismo. Per questo motivo son state messe in commercio sigarette ‘alternative’, quali la sigaretta elettronica o l’iqos, che avrebbero dovuto ridurre la dipendenza, ma così non è stato e il numero dei fumatori non sembra si sia ridotto. Per fortuna però esiste, in natura, una radice che, se assunta nel modo corretto, riesce a ridurre la dipendenza: conosciamola insieme e scopriamone i benefici (sono davvero tantissimi).

I fumatori riusciranno a dire ‘addio’ alla loro dipendenza: grazie a questa radice le sigarette avranno le ore contate

La radice di cui stiamo parlando è quella di Kuzu, una pianta selvatica e rampicante che ha origini giapponesi, ma che in questi anni si sta diffondendo in tutto il mondo e che è arrivata anche in Italia. Da anni le sue radici vengono utilizzate, nei paesi asiatici, come calmanti o semplicemente come rimedi naturali contro molte malattie respiratorie e cardiache. Si è scoperto, col tempo, che all’interno delle sue radici ci sono delle sostanze ‘chimiche’ molto utili per combattere malattie cardiovascolari.

I benefici di questa pianta sono molteplici e tra questi troviamo sicuramente un aiuto per combattere dipendenza da alcol e nicotina. Il motivo è semplice: riesce a contrastare i ricettori e di conseguenza impedisce l’insorgere della dipendenza nei fumatori. Questa enorme scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori dell’Università del North Carolina e di Harvard. Questi hanno dimostrato che il Kuzu va ad agire su sostanze quali la serotonina, producendo così la dopamina. In effetti non fa altro che sostituirsi ad alcool e nicotina ed evitare la dipendenza di quest’ultime.

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Eliminare la dipendenza da nicotina con la radice di Kuzu (Mammastyle.it)

La domanda che tutti, ovviamente, si pongono è: come si assume questa sostanza? Vi sono due metodi:

  • sottoforma di integratore
  • sottoforma di tisana

Per quanto riguarda la prima basta andare in erboristeria o in farmacia e richiederla; per quanto riguarda invece la seconda basterà avere a propria disposizione una tazza di acqua fredda ed una di acqua bollente, 1 cucchiaino di Kuzu. Bisognerà, in questo caso, sciogliere un cucchiaino di Kuzo in una tazza di acqua fredda, mescolare ed aggiungere poi l’acqua bollente, portare sul fuoco, aspettare l’ebollizione e poi spegnere. Potete berla appena tiepida.

Altri utilizzi della radice di Kuzu

Ovviamente la radice di questa magnifica pianta non serve solo a ridurre la dipendenza dalla nicotina, ma ha tantissime funzioni tra le quali alleviare i sintomi dal ciclo: la radice ha un’azione antidolorifica e di conseguenza riesce a calmare i crampi e la stanchezza che si avvertono in quei giorni, aiutandoci a viverli con più tranquillità.

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A cosa serve la radice kuzu, oltre la dipendenza da nicotina (Mammastyle.it)

Inoltre può combattere sia la diarrea che la stitichezza: assunta, in quantità moderate, la radice riesce a calmare l’intestino ripristinando la flora batterica. Ed ancora può aiutare tantissimo chi soffre di reflusso gastroesofageo: infatti ha un’azione gastroprotettiva e antinfiammatoria che va ad agire sullo stomaco, neutralizzando i succhi gastrici ed evitando così il reflusso.

Ci sono però alcune controindicazioni, ed è bene evitare l’assunzione di kuzu nel caso di bambini, donne in gravidanza e in allattamento, persone cardiopatiche, diabetiche, e chi assume pillole anticoncezionali. Insomma, come sempre vi ricordiamo di chiedere parere al vostro medico.

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