Cosa succederà al reddito di cittadinanza dopo le prossime elezioni?

Sei curiosa di sapere cosa succederà al reddito di cittadinanza dopo le elezioni? Resterà in vigore o verrà abolito? Scopriamolo subito.

Tutti sono a conoscenza del reddito di cittadinanza, che altro non è che un sussidio di sostentamento economico per le famiglie italiane che non hanno lavoro. E’ stato stanziato nel 2019 dal M5S per poter garantire un’entrata economica anche a chi non poteva lavorare.

reddito di cittadinanza
Sarà abolito reddito di cittadinanza? – Credits: Adobe Stock

Ed è stata una manna dal cielo soprattutto nel periodo covid, dove ci sono stati sempre più licenziamenti a causa della grande pandemia. Questo reddito di cittadinanza, dato ad alcuni cittadini del Paese, cadrà come ha fatto il governo Monti o resterà in vigore anche dopo le prossime elezioni? Vediamolo insieme di seguito.

Reddito di cittadinanza: resterà o verrà eliminato? Ecco cosa ci dice il governo

Come ben sappiamo e come è emerso dai diversi tg, in cui non si parla altro, il governo Monti è caduto da un po’ a causa della mancata fiducia concessagli. Questo vuol dire che a settembre, e per la precisione il 25, si andrà di nuovo ai seggi per poter votare e cercare di riformare un governo. Ovviamente ogni partito politico sta stilando la propria lista e il proprio programma per cercare in tutti i modi di farsi votare ed in questo momento si vede favorito il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia.

Se dovesse dunque salire la premier al governo il reddito di cittadinanza potrebbe dirsi ormai superato e abolito, in quanto si prospetta di aumentare il lavoro in Italia. Allo stesso modo la pensa anche Salvini con il suo partito. Situazione un po’ diversa è quella del partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, che invece vede il premier ancora incentrato sull’aumento delle pensioni, volendole portare fino a 1000€ al mese e concedere il reddito di cittadinanza solo a chi davvero non può lavorare per ovvi motivi.

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Continuare reddito di cittadinanza? – Credits: Adobe Stock

Discorso un po’ diverso vale per la sinistra, che non sa ancora bene cosa fare di quest’agevolazione che lo Stato ha dato agli italiani in tempi di pandemia e di difficoltà economica. Vi sono alcuni presenti nel centro sinistra che protendono per l’abolizione di quest’ultimo e altri che invece lo vogliono fortemente: insomma come sempre non c’è mai una linea comune che possa emergere.

Dunque un piano ben preciso e definito, come sempre, non vi è ancora; bisogna semplicemente aspettare che ci siano le elezioni e sperare che salga al governo chi desideriamo ci rappresenti, secondo la nostra ideologia politica. Allo stesso modo speriamo che non cada, come un castello di sabbia, in brevissimo tempo, com’è accaduto con gli ultimi che si sono susseguiti uno dopo l’altro. Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi.

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