Figli e adolescenza: ecco quello che può aiutarti in questo momento delicato

E’ una fase dura, lo sappiamo e lo ricordiamo anche: l’adolescenza è una fase complessa. Per uscirne bene, basta sapere cosa succede a tuo figlio.

L’adolescenza può essere ritenuta una fase di ‘mezzo’ ma non è solo questo. L’infanzia è finita ma l’età adulta è ancora distante, i figli vogliono indipendenza ma non sono ancora maturi di fatto, poi gli ormoni, le insicurezze, il conflitto generazionale, il momento è delicato.

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Ecco cosa non fare con un figlio adolescente (Fonte: Adobe Stock)

Tendenzialmente molti genitori che hanno a che fare con figli che stanno attraversando questo momento fanno molta fatica a gestirli e a viverli serenamente, sembra infatti che il contrasto è quasi una tappa obbligata.

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L’adolescenza non deve essere, per forza, un momento di contrasto con tuo figlio

Parola agli esperti, in questo caso la Responsabile del Servizio specialistico di psicologia e psicoterapia per adolescenti del Santagostino, Alessia Bajoni illustra i classici errori in cui cadiamo quando ci confrontiamo con un figlio adolescente.

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E’ un periodo della crescita duro: ecco cosa evitare. (Fonte: Adobe Stock)

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  • Non è più un bambino: appurato questo fatto, dovremmo comportarci di conseguenza. Come detto, è una fase di passaggio, ed è normale essere destabilizzati, ma non è solo un momento che passerà è anche molto importante per l’identità del ragazzo, sotto tanti punti di vista. Il figlio in questo momento prenderà le distanze, com’è giusto che sia, dai genitori, dal punto di vista identitario. E’ il momento di una nuova ricerca, hanno di fatto necessità di trovare altri riferimenti, gestendo contemporaneamente il tumulto interiore che stanno attraversando. Per i genitori non è facile, ma è necessario cercare di trovare la distanza giusta da loro figlio ed evitare di continuare con vecchi atteggiamenti. Ad esempio sostituirsi a lui nelle scelte, come magari era naturale fare prima quand’era piccolo.
  • Evitare il controllo: se da un certo punto di vista è comprensibile la preoccupazione in questa fase, può essere controproducente e potrebbe causare rotture profonde. La famiglia dovrebbe mostrarsi sempre come una rete di supporto in caso di bisogno, la fiducia è fondamentale per responsabilizzarlo, oltre che il dialogo adulto.

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  • Teniamo lontani i nostri fantasmi: non riflettete i vostri fallimenti sul ragazzo. E’ normale volerlo proteggere da qualcosa che pensate di conoscere e prevedere. Ma dobbiamo ricordare che una cosa è cambiata negli anni: il contesto.
    Probabilmente molti problemi che affronteranno i ragazzi di oggi sono molto diversi da quelli che abbiamo vissuto noi sotto molti punti di vista, magari la radice è simile ma non possiamo pensare di conoscere quello che stanno sentendo. Ascoltare è sempre la chiave e magari tenersi anche aggiornati su ciò che succede nel loro mondo.
  • Chiedi aiuto: molti genitori quando non vedono un riscontro classico nella comunicazione con il proprio figlio, si arrendono, etichettando la situazione all’interno della “fase”. Ma questo è un errore, non abbiate paura di chiedere aiuto a dei professionisti se vi sentite in difficoltà.
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