Se anche tu soffri di alcuni tra questi disturbi, sicuramente sarà vantaggioso seguire la dieta fodmap: utile ed efficace.
Conosci la dieta fodmap? Ne avrai sicuramente sentito parlare e se così non fosse te ne parliamo noi. Più che una vera e propria dieta è una sorta di regime alimentare corretto che serve per curare i sintomi dell’intestino irritabile, la stipsi e la diarrea, disturbi che colpiscono numerose donne. Non è quindi finalizzata al dimagrimento, ma all’eliminazione di alcuni cibi per poi reintrodurli pian piano. FODMAD infatti è un acronimo e indica tutti quei carboidrati che non riescono ad essere assorbiti correttamente dall’intestino e provocano dolore addominale e diarrea. Vediamo dunque come è strutturata questa dieta.
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Fodmap: la dieta perfetta per il tuo intestino
La dieta Fodmap ha 3 step da seguire. I primi ad idearla e a collegare i sintomi dell’intestino irritabile all’assunzione di alcuni cibi sono stati due medici di un’importante università americana. Le tre fasi della dieta sono:
- Eliminazione
- Reinserimento
- Mantenimento
Nella prima fase è prevista l’eliminazione completa per 3/6 settimane degli alimenti Fodmap. Bisogna organizzare bene l’alimentazione della settimana e soprattutto saper variare, perché andando ad eliminare molti alimenti fondamentali per il fabbisogno quotidiano, potremmo provocare danni al nostro organismo.
Andiamo poi a vedere quali sono gli alimenti in questione:
- FRUTTA: cachi, cocomero, pesche, albicocche, more e ciliegie;
- VERDURA: carciofi, cipolla, broccoli, cavolfiore, mais e finocchio;
- LEGUMI: lenticchie, ceci, fagioli e piselli;
- Succhi di frutta, pane, pasta, farro e frutta secca (pistacchi e noci).
La dieta fodmap è molto severa e difficile da seguire. Per i casi più semplici di solito va dalle 3 alle 6 settimane, se invece il caso è più complesso può protrarsi anche per mesi.
Ovviamente quando si segue una dieta così drastica, basata sull’eliminazione di cibi importanti per la salute, è necessario che in modo graduale reintegriamo il cibo eliminato facendo passare alcuni giorni tra un alimento e l’altro.
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Tutto ciò che è scritto in questo articolo sono solo consigli basati su uno studio effettuato, ma per prendere qualsiasi tipo di decisione sulla dieta da seguire bisognerà SEMPRE parlarne con il proprio medico, esporre i problemi di cui si soffre e stilare con lui una giusta dieta in base al fisico e alle esigenze del paziente.
