Questo momento sarà ricordato per sempre e verrà senz’altro trascritto nei libri di storia. Assistiamo ad un cambiamento mai avvenuto in precedenza in nessun Paese del mondo.
Una donna che lotta per le donne, la regina Elisabetta II d’Inghilterra, nonostante il recente lutto che ha subito, ha continuato a svolgere il suo importante ruolo e oggi ha segnato un cambiamento epocale per tutte le donne del mondo. La Gran Bretagna è il primo Stato in assoluto ad adottare questa strategia che si sta rivelando davvero vincente. Sua maestà si dichiara convinta della sua scelta.
La Regina Elisabetta II ormai ha deciso quale direzione dare al suo Paese!
Fino ad oggi il mondo era nelle mani degli uomini: moltissimi incarichi, diplomatici e non, erano estromessi alle donne. Finalmente, solo poche ore fa, la regina ha nominato la signora Menna Rowlings come guida diplomatica dell’ambasciata inglese a Parigi. Con questo incarico, sono 10 le donne che la regina ha nominato ambasciatrici piazzandosi come il primo Stato al mondo ad avere un simile team tutto al femminile. In particolare, le ambasciate inglesi affidate alle donne sono: ONU, Stati Uniti d’America, Russia, Giappone, Cina, Germania, Canada, Australia e nell’elenco spunta anche l’Italia.
Nonostante l’età, sua maestà si è così dimostrata una donna moderna, capace di cambiare ancora il suo Paese, in meglio. Nonostante il dolore per la perdita del suo amato principe Filippo, Elisabetta non può permettersi di lasciarsi andare alla tristezza, è una delle donne più potenti del mondo che guida uno Stato importante in Europa e all’estero. Chiunque di noi vorrebbe essere una regina o una principessa, ma le nostre fantasie sono ben diverse dalla realtà. Non si tratta di vivere in palazzi sfarzosi, fare viaggi da sogno e conoscere la gente che conta.
In realtà, la vita di una regina è costellata di sofferenze e privazioni, non può nemmeno lasciarsi andare a qualche lacrima o ad una risata spontanea, giocare spensierata con i nipoti o prendersi un giorno libero. Elisabetta è una regina a tempo pieno e merita tutta la nostra ammirazione per il suo coraggio e il suo spirito di sacrificio che l’ha privata di vivere quella vita “normale” che noi tutte, sbagliando, a volte disprezziamo.