Carlo Conti, avete mai visto sua mamma Lolette? Il retroscena sul suo nome e il dramma vissuto dal conduttore, ecco tutto quello che c’è da sapere.
Carlo Conti non ha certo bisogno di presentazioni, perché è senza dubbio uno dei conduttori più importanti della televisione italiana. Toscano doc, simpatico e solare, ma soprattutto dedito al lavoro e sempre pronto a strappare un sorriso al pubblico con i suoi programmi, è molto amato e apprezzato per il suo lavoro e per la sua personalità. Tre volte conduttore e Direttore Artistico del Festival di Sanremo, ha condotto tanti programmi famosi e amati dal pubblico, come L’Eredità, I migliori Anni, Tale e Quale Show , Lo Zecchino D’Oro, La Corrida e tantissimi altri, come tanti sono anche i riconoscimenti e i premi che ha vinto, l’ultimo nel 2016 come miglior personaggio maschile. Se da un lato, però, tutti conoscono la carriera di Conti, il conduttore è molto riservato sulla sua vita privata, della quale lascia trasparire ben poco. Conoscete, ad esempio, la sua storia? Avete mai visto sua mamma? Proviamo a scoprire qualche dettaglio in più su di lei e sul passato di Carlo.
Carlo Conti, avete mai visto la mamma Lolette? Ecco cosa c’è da sapere sul suo conto
Carlo Conti è figlio unico, anche perché ha vissuto un terribile dramma quando aveva solo un anno e mezzo, ovvero la scomparsa prematura di suo padre a causa di un tumore ai polmoni. Il conduttore è cresciuto, dunque, con la mamma Lolette, alla quale era molto legato e che è morta nel 2002, quando lui aveva 40 anni. In un’intervista a Vanity Fair di qualche anno fa, Carlo ha detto che sua mamma era una donna dura, ma che allo stesso tempo gli ha trasmesso la gioia di vivere e l’attenzione per i meno fortunati. Di mestiere faceva l’ostetrica, ma per arrotondare lavorava anche come donna di servizio.
La cosa davvero particolare riguarda il suo nome, Lolette, che è legato a un particolare retroscena. Suo padre, infatti, voleva chiamarla Colette, come la protaognista di un’opera lirica a cui aveva assistito, ma quando la registrò all’anagrafe, l’impiegato sbagliò e trasformò la ‘C’ in ‘L’. Incredibile vero?
