Educazione dei figli: tecnologia si o no? Le risposte che non ti aspetti

Educazione dei figli: una breve guida sull’uso della tecnologia, cosa sia giusto e sbagliato ed alcuni consigli che forse non ti aspetti

Mai come adesso, mai come in quest’anno che volge al termine, la tecnologia è stata il fulcro della maggior parte della vita dei nostri bambini. Soprattutto con la didattica a distanza, milioni di ragazzi e bambini hanno scoperto cosa significhi la parola “isolamento“, impossibilità di abbracciarsi e giocare insieme. In un mondo ed una generazione come quella che stiamo vivendo adesso, negare lo sviluppo tecnologico sarebbe profondamente insensato. Dispositivi e device digitali come computer, tablet, smartphone e videogiochi albergano nelle case e nelle camerette dei nostri figli, ma molti genitori non sanno ancora come comportarsi al riguardo. E’ giusto far passare tutto il tempo dei nostri figli davanti ad uno schermo? E’ giusto guardarli a tavola mentre chattano con i propri amici o compagni di scuola? Bisogna imporre dei limiti? Scopriamo insieme cosa dovrebbe essere fatto e perché

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Educazione dei figli: tecnologia? Nessuna limitazione, bisogna imparare a mediare

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Proviamo a giocare con i nostri figli ai videogiochi, in questo modo si rafforza il legame, quello comunicativo sul non verbale e i bambini saranno felici di includervi nelle loro attività

Imporre inutili limitazioni ai nostri figli sull’uso della tecnologia, non farà si che imparino a scoprire il mondo fuori o modi diversi di comunicare. Ciò che per noi un tempo era essenziale, naturale come giocare nei cortili dei palazzi, uscire con gli amici senza dover postare foto e storie su Instagram e Facebook, per i nostri bambini potrebbe risultare strano. Potremmo dire “antiquato“. Come la generazione precedente ai genitori di oggi, che osservava stranita e sbigottita già lo sviluppo di computer e televisori di ultima generazione, anche noi dobbiamo tener conto di esser stati i protagonisti di uno sviluppo non indifferente della tecnologia.

E’ giusto imporre regole severe? No. Non bisogna imporre delle regole, bisogna piuttosto mediare l’uso dei device digitali affinché i ragazzi possano scoprire la rapidità con cui la tecnologia ti connette alle informazioni e alle persone, senza rinunciare alla bellezza di una chiacchierata con un amico nel rapporto faccia a faccia. Non incolpiamo i nostri figli di passare tutto il tempo davanti ad un videogioco quando siamo noi genitori ad aprire Facebook e a scorrere inermi sulla home osservando e commentando ciò che fanno gli altri, a volte anche per ore. Piuttosto, usiamo gli strumenti digitali insieme, proviamo a farci spiegare come si gioca a quel videogame preferito, creiamo una relazione stabile, chiedendo di poter poi fare qualcosa di non tecnologico.

Tablet a tavola? Proviamo a giocare con i nostri figli

Chiediamo ai nostri figli di non utilizzare gli smartphone a tavola, non perché sia sbagliato, ma perché quello è il momento in cui è giusto dedicarsi alla famiglia. Possiamo scegliere una sola persona che terrà un tablet o un cellulare e provare a giocare insieme cercando informazioni strane, temi divertenti e che facciano ridere.

I nostri figli così capiranno l’importanza dei legami, della costruzione di rapporti sani, efficaci, di tipo empatico utilizzando gli strumenti come fonte di ispirazione ed inclusione. Siamo noi che usiamo la tecnologia, non è mai essa ad utilizzarci. Se notiamo che i nostri figli passano tutto il giorno a giocare con i videogame chiudendosi in una bolla, non diamo la colpa alle console o ai dispositivi. La motivazione è molto più profonda e risiede in ciò che circonda il ragazzo e ciò che lo avvolge, non è di certo tecnologico. Cambiamo la prospettiva secondo cui la tecnologia non sia un punto di arrivo, piuttosto d’inizio. Scopriremo insieme a loro nuove forme di comunicazione, figure di riferimento e visioni di un mondo, sicuramente diverso dal nostro ma non impossibile da comprendere!

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