Maestra recita il Padre Nostro in classe: sospesa per 20 giorni

Una maestra è stata sospesa dal servizio per 20 giorni dopo aver fatto recitare il Padre Nostro in classe. Alcune mamme, infatti, non avrebbero gradito la scelta della docente. 

Una scelta destinata a far discutere non poco tra chi ha trovato il provvedimento eccessivo e chi, invece, pensa che si sia trattato di una conseguenza più che naturale e “giusta” proprio perché l’Italia è uno Stato laico. Fatto sta che, a prescindere da come la si pensi, e quale sia la propria sensibilità individuale, una maestra elementare è stata sospesa per 20 giorni, subendo anche una riduzione dello stipendio. Ma cosa è successo esattamente?

Maestra sospesa
Maestra sospesa per 20 giorni: ha recitato il Padre Nostro in classe – Mammastyle.it

Ci troviamo a San Vero Milis, in provincia di Oristano, dove lo scorso 22 dicembre la docente Marisa Francescangeli, sostituendo un collega assente quel giorno, ha deciso di intrattenere i bambini piccoli per quell’ora facendo recitare il Padre Nostro e l’Ave Maria e realizzando anche un lavoretto che rievocasse il Natale dato il periodo.

Nello specifico, i piccoli hanno creato con le loro mani un braccialetto-rosario con delle perline come augurio di buone feste. Tuttavia, questo gesto “innocuo” da parte della maestra le è costato molto caro. Venutolo a sapere, due mamme si sono subito lamentate con il dirigente scolastico trovando il tutto inappropriato. La maestra si è anche scusata con le due mamme, motivando la sua scelta. Eppure le sue scuse non sono bastate.

Le parole della maestra Marisa Francescangeli: “Nulla di grave”

Intervistata da da ‘L’Unione Sarda’, Marisa Francescangeli ha avuto modo di raccontare la sua versione dei fatti, spiegando anche come non immaginava minimamente un finale simile per un gesto per lei di normalità e soprattutto non compiuto in cattiva fede.

maestra sospesa rivelazione
Le parole della maestra dopo la sospensione: cosa ne pensa – Mammastyle.it

Tutto mi sarei aspettata ma non un provvedimento simile“, ha spiegato la docente. “Mi mancano i miei bambini, mi manca il mio lavoro. Non ho fatto nulla di male“. La maestra, infatti, pensava potesse essere una buona idea, anche perché durante l’ora di religione tutti i bambini che lei segue sono sempre presenti. “Non mi sembrava di avere fatto nulla di grave“.

Invece così non è stato e il 2 marzo le è stata notificata la sospensione dal servizio per 20 giorni – con annessa diminuzione dello stipendio – sia da parte dell’Ufficio scolastico che del dirigente Alessandro Cortese. Marisa potrà tornare a insegnare solo il prossimo 16 aprile: la sospensione, infatti, ha avuto corso dopo il rientro dalla malattia. Nel frattempo, ha chiesto l’accesso agli atti per conoscere i capi d’accusa a suo carico.

Mi hanno contestato di aver fatto pregare i bambini, di aver realizzato un rosario“, ha aggiunto ancora. Ma non solo. La maestra è stata anche accusata di aver terrorizzato i bambini: “avevo spiegato la pericolosità del fumo, dopo varie domande da parte dei piccoli“. Tuttavia, come riportato dal ‘Corriere della Sera’, molte mamme si sono schierate a favore della maestra trovando la scelta del dirigente scolastico ingiusta. “Non siamo d’accordo e non siamo state interpellate“, hanno spiegato. “È una punizione eccessiva, oltretutto ricevuta dopo un processo sommario“.

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