Marito traditore, cosa rischia a livello legale?

Se il marito tradisce la moglie, cosa rischia davvero a livello legale? Vediamo cosa dice la legge in merito al tradimento del coniuge.

Il tradimento non è mai un’opzione da tenere in considerazione, ma a volte i matrimoni finiscono proprio per questo motivo. Cosa dice però la legge se è il marito a tradire? Se il matrimonio termina per colpa di un tradimento, cambia qualcosa a livello legale?

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Cosa rischia il marito che tradisce? Mammastyle.it

Il marito che tradisce la moglie rischia qualcosa in più nel corso di una causa legale? L’infedeltà coniugale, oltre che ad essere un problema per il matrimonio dal punto di vista emotivo, lo è anche per la legge. In effetti il marito che tradisce la propria moglie rischia molto di più delle valige fuori la porta. La legge italiana è chiara e sul piano giuridico prevede delle conseguenze ben precise: vediamo cosa accade al marito fedifrago.

Infedeltà coniugale: cosa rischia il marito che tradisce la moglie? La legge è chiara

Vediamo che cosa succede al marito che tradisce la moglie. Le conseguenze per lui, secondo la legge italiana, possono essere diverse e influiscono in maniera negativa sia in caso di separazione che in quello di divorzio. In particolare in una famiglia dove il reddito più alto è quello del marito, e quest’ultimo è infedele, quello che accade non è per nulla di poco conto. Conseguenze importanti attendono però anche i mariti traditori che non hanno un reddito elevato. Il tradimento non è infatti punito con sanzioni economiche. 

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Cosa dice la legge sul tradimento? Mammastyle.it

L’assegno di mantenimento spetta a ogni donna che si trova in situazioni economiche inferiori. Tutte le donne che non sono in grado di lavorare a causa dell’età o perché hanno sacrificato la propria carriera per la cura della famiglia, o per problemi di salute, hanno diritto all’assegno di mantenimento. Questo non dipende certamente dal tradimento. Ma quindi cosa accade?

Il coniuge che tradisce, e quindi vìola il matrimonio, perde due diritti fondamentali: quello di chiedere il mantenimento e quello di essere considerato erede legittimo dell’altro coniuge. Questo vale per il marito, ma anche per la moglie. Il giudice infatti, nel corso della sentenza di separazione, dichiara l’addebito, ovvero l’accertata violazione dell’obbligo matrimoniale. Ciò vuol dire che, il coniuge che intende utilizzare questo aspetto a proprio favore, deve avere le prove che dimostrino l’avvenuta infedeltà.

Il coniuge che tradisce dunque perde il diritto di richiedere il mantenimento anche se il suo reddito è basso. Se il marito quindi dovesse essere disoccupato non potrebbe chiedere il mantenimento se infedele. Qualora il coniuge colpevole del misfatto avesse uno stipendio più alto allora dovrà comunque mantenere la moglie, a maggior ragione se la tradisce. Se, il traditore, ha un reddito uguale a quello della moglie non dovrà versare mantenimento in quanto non c’è divario economico.

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