Pensioni, il cambiamento che nessuno si aspettava: potrebbe succedere già nel 2023

Potrebbe accadere già nel 2023 questa importantissima novità sulle pensioni: cosa cambierà e quali potrebbero essere i nuovi parametri?

Dopo anni di sacrifici dedicati ogni giorno al proprio lavoro, si potrà finalmente mettere un punto e godersi i famosi anni della pensione. Anni sicuramente di cambiamento, che porteranno tutte le persone a cambiare drasticamente la propria vita e a modificare le abitudini avute fino ad ora. Un cambiamento che non sarà sicuramente facile per tutti, ma che permetterà di poter vivere la vita diversamente da come è stata vissuta fino ad ora.

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Novità pensioni 2023. Credit: Adobe-Stock

Da sempre il nostro ‘sistema pensionistico’ fa molto discutere in politica. Per molti considerato non adeguato sia per quanto riguarda i requisiti per poter andare in pensione e soprattutto per gli importi relativi, che sembrerebbero non essere mai adeguati. Proprio per questo in vista delle prossime elezioni, l’argomento tiene ancora banco e sono davvero varie le proposte da vagliare e da prendere in considerazione, affinché con il nuovo Governo possano decisamente cambiare le cose per tutti.

Pensioni 2023: cosa potrebbe cambiare dopo le ultime elezioni?

Attualmente tutti coloro che nel 2022 possono andare in pensione devono aver raggiunto i 67 anni di età e che abbiano almeno 20 anni di contributi, in questo caso parliamo di pensione di vecchiaia. È possibile però richiedere anche la pensione anticipata ma lo potranno fare solo coloro che hanno almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Ma le cose potrebbero cambiare a partire già dal 2023.

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Nuove pensioni 2023. Credit: Adobe-Stock

Secondo quanto riportato anche dagli ultimo sondaggi, c’è una proposta che sembrerebbe essere quotata maggiormente e che se dovesse andare in porto cambierebbe davvero tutto.

Proposta avanzata dalla Lega e che prende il nome di Quota 41, ossia la possibilità di poter andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età che si ha. In questo modo, tutti coloro che hanno iniziato a lavorare molto presto, potrà andare in pensione relativamente giovane. Se ad esempio si è iniziato all’età di 17 anni, a 58 anni si potranno iniziare tutte le pratiche per richiedere la pensione.

Al momento non c’è ancora nessuna certezza di quello che da qui a breve potrà accadere. Prima di tutto dobbiamo aspettare l’esito delle prossime elezioni, che ricordiamo si terranno il 25 settembre dalle ore 7:00 alle ore 23:00 e soltanto successivamente vedere se e quale proposta possa essere messa al vaglio del Governo.

Una cosa è certa, se Quota 41 dovesse andare in porto, sarebbe un netto cambiamento, che favorirebbe un ricambio generazionale molto più veloce nel mondo del lavoro e permetterebbe a tutti di potersi godere la propria pensione ancora abbastanza giovani. Un modo quindi per potersi reinventare e per poter scoprire passioni fino ad ora messe da parte.

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