Assegno unico: dal 1° Luglio il via ad altre 2 milioni di famiglie, come richiederlo

Assegno unico: scattano nuove somme dal 1° al 3° figlio per altri 2 milioni di famiglie, inseriti nel bonus lavoratori autonomi, incapienti e disoccupati, ecco le modalità ed i requisiti per richiederlo

Dal 1° Luglio 2021 sarà possibile richiedere nuovamente l’assegno unico familiare ma stavolta anche i disoccupati, gli incapienti, i lavoratori autonomi ed i beneficiari Rdc potranno usufruirne. Un’importantissimo incremento da parte del Governo che vedeva circa 2 milioni di famiglie escluse dall’importo mensile calcolato in base ai figli minori sino ai 18 anni. Scattano somme maggiorate per ogni singolo componente e dal 3° figlio in poi vi sarà una maggiorazione del 30%. Scopriamo tutti i dettagli

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Assegno unico: dal 1° Luglio 2 milioni di famiglie potranno riceverlo, come richiederlo e quali requisiti bisogna rispettare

Dal 1° Luglio sarà possibile richiedere l’assegno unico per i figli approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Si tratta al momento di un assegno ponte previsto per 6 mesi, sino al 31 Dicembre 2021 ma già dal 2022 diverrà permanente ed universale per tutti coloro che potranno beneficiarne. L’assegno rimane legato all’Isee familiare che non deve superare i 50 mila euro annui, oltre sarà impossibile richiederlo. Rispetto a prima verranno percepiti 167,5 euro per primo e secondo figlio, per un totale di 335 euro in nucleo familiare composto da due adulti e due minori. Dal terzo figlio in poi invece verrà accreditata la somma prevista per ogni singolo figlio maggiorata del 30%, arrivando ad esempio a 653 euro per nucleo composto da due adulti e tre minori.

assegno unico come richiederlo
L’erogazione dell’assegno decorre dallo stesso mese della prima richiesta e verrà accreditato su Iban o bonifico domiciliato ad esclusione di chi già percepisce il Reddito di Cittadinanza
Foto di falco da Pixabay

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La Ministra per le Pari Opportunità e Famiglia, Elena Bonetti si ritiene molto soddisfatta del lavoro svolto proprio perché 2 milioni di famiglie italiane, prima escluse dall’assegno, adesso avranno la possibilità di avvantaggiarne specialmente gli incapienti, i disoccupati ed i lavoratori autonomi. I requisiti per richiedere l’assegno riguarderanno la residenza ed il domicilio in Italia per almeno due anni anche non continuativi con figli a carico sino al compimento dei 18 anni, titolare di contratto a tempo indeterminato o determinato con durata almeno semestrale, cittadino europeo, extraeuropeo o con permesso di soggiorno.

Coloro che dimostreranno un Isee fino a 7 mila euro potranno usufruire del bonus riconosciuto al 100% della quota, sino ai 15 mila le quote saranno dimezzate ad 83,5€ mentre per Isee superiori ai 40 e 50 mila, il bonus sarà di 30€ mensili. La domanda potrà essere inoltrata telematicamente all’Inps oppure presentata ad un Caf o uno dei patronati cittadini e chi percepisce già Rdc potrà ricevere in un’unica soluzione sia il primo che il secondo bonus tramite ricalcolo Inps.

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