Non tutti gli assegni famigliari sono stati assorbiti dall’Assegno Unico: ecco chi può ancora goderne e come fare domanda.
In questo particolare periodo storico fatto di precarietà e malessere generale, i bonus restano ancora l’unica speranza per molte persone. I più precari infatti, stanno vivendo una situazione davvero difficile e stentano ad arrivare a fine mese. Purtroppo l’inflazione resta alta e ci sono prodotti al supermercato che saranno soggetti ad un ulteriore incremento di prezzo.
Per fortuna ci sono sussidi e bonus che vanno incontro alle esigenze degli italiani. Ricordiamo il bonus bolletta ma anche la Carta Acquisti. Questa viene caricata di circa 80 euro ogni due mesi e serve per acquistare beni e servizi di prima necessità. Tuttavia, entrambi i bonus ma anche altri vengono erogati solo a favore di coloro che hanno un reddito basso. Tutti gli altri invece devono adottare accorgimenti nel risparmio domestico ma anche nel fare la spesa.
Un bonus che invece non tiene conto dell’ISEE ma è l’Assegno Unico. Questo è infatti Universale, ovvero, viene dato a tutti coloro che hanno figli fino a 22 anni di età. Questo è andato ad incorporare parte degni assegni famigliari, ma non tutti. Alcuni di questi infatti sono ancora validi ma solo per determinate categorie: scopriamo per chi, a quanto ammontano gli importi e come fare domanda.
Assegni famigliari 2023: ecco chi ne beneficerà
Gli assegni famigliari sono stati in parte assorbiti dall’Assegno Unico, quindi non c’è possibilità di scegliere. Gli unici che possono beneficiarne solo tutti quelli esclusi dai beneficiari dell’iAuu. Tra questi ci sono tutti coloro che richiedono gli assegni per mogli e figli che si trovano all’estero. L’Assegno Unico, infatti, è concesso esclusivamente i residenti in Italia. I figli che risiedono all’estero, quindi, non possono beneficiare dell’Assegno Unico.
Gli assegni famigliari o, per meglio dire, gli Assegni per il nucleo familiare (ANF) vengono erogati a favore di tutti coloro che non beneficiano dell’Assegno Unico. Quindi, il coniuge non legalmente separato, chi è unito civilmente o anche fratelli, sorelle e nipoti minori, o maggiorenni inabili, orfani di entrambi i genitori o che non possono avere la pensione ai superstiti. Oltre a questi, anche i familiari che risiedono all’estero nell’Ue.
Anche in questo caso bisogna soddisfare dei requisiti che riguardano la tipologia, il numero e il reddito complessivo del nucleo familiare. Del reddito fanno parte quelli soggetti ad IRPEF ma anche quelli non soggetti a imposte o a imposta sostitutiva quando superano i 1032,91 euro. Per fare domanda, c’è un iter diverso dallo scorso anno. La domanda non va presentata al datore di lavoro ma in modo telematico all’INPS, utilizzando il servizio online. Si può anche chiedere supporto al Caf. Inoltre per gli assegni famigliari possono essere chiesti anche gli arretrati fino ad un massimo di 5 anni prima.
