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Ripensare all’ex partner: la scienza spiega finalmente che significa | Importante capirlo

Pubblicato da
Anna Di Donato

A volte succede di ripensare all’ex partner anche se ormai la relazione è conclusa, e questo è sintomo di un disagio. Ecco perché accade 

Non tutti gli amori sono perfetti. A volte, una relazione che in apparenza è felice, in realtà nasconde dei segreti. Tradimenti, sfiducia, o il costante ripensare all’ex partner da parte di uno dei due. Magari può trattarsi di una situazione sporadica, oppure di un abbraccio, un piccolo avvenimento, che ci fa ricordare come stavamo bene tra le braccia della persona con cui vivevamo in precedenza.

Ripensare all’ex partner, perché lo facciamo continuamente? – mammastyle.it
Ripensare all’ex partner, perché lo facciamo continuamente? – mammastyle.it

E sprofondiamo nella nostalgia di quella relazione, anche se è conclusa. Come mai accade questo? Da che cosa può dipendere? Questo atteggiamento nasconde un disagio profondo, a cui forse non si era pensato. Il vero punto è che nella memoria della persona che ripensa alla sua precedente relazione, il legame con l’ex appare forte, profondo. Magari si trattava di una storia intensa, in cui c’è stata accettazione profonda, supporto e molto amore.

Ripensare all’ex partner: perché accade e cosa vuol dire?

Che senso può avere, tuttavia, ripensare a una relazione precedente, se le cose non sono andate come avrebbero dovuto? Secondo gli esperti, si vive una sorta di copione, si ripete, in sostanza, un determinato schema all’infinito e automaticamente. È una specie di metodo di sopravvivenza che ha radici nel periodo della nostra infanzia. Un modo per sentirsi sicuri.

Ripensare all’ex: perché lo facciamo e come risolvere? – mammastyle.it

Quando una persona vive forte stress, è come se tendesse a rispolverare quel copione, quello schema, perché consente di consumare molta meno energia da un punto di vista psicologico e quindi, in apparenza, c’è una sorta di comodità in questo atteggiamento. Tuttavia, questo metodo dopo un po’ fallisce, perché non si è più bimbi e viviamo in un mondo molto differente. Il punto è che si finisce per ripensare all’ex partner nel momento in cui si tende a giudicare e porre il nuovo compagno a confronto con il precedente.

Si tende, in sostanza, a guardare gli aspetti in cui l’altro è mancante e questo non ci consente di osservare il nuovo partner per quel che è davvero. La mente che giudica vuole vedere nell’altro quello che si aspetta e se non lo individua, ripensa all’ex e a quegli aspetti belli della vecchia relazione, finendo per idealizzare l’ex.

Se invece si comprende con consapevolezza che ci sono aspetti che non vanno nel nuovo rapporto di coppia che si sta vivendo, comunicare è la parola d’ordine. Magari si può pensare a come migliorare la relazione, insieme.