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Bebè

Il tuo neonato piange sempre? Come capire cosa vuole comunicarti senza ansia

Pubblicato da
Vittoria D'Angelo

Il tuo neonato piange sempre? Come capire cosa vuole comunicarti senza farti prendere all’ansia e dalla paura, così sarà più facile accudirlo

Il neonato piange continuamente: come capire cosa vuole dirci

Accogliere un neonato in casa è sicuramente un’esperienza magica e fuori da qualsiasi tipo di immaginazione. Nella maggior parte dei casi ci si ritrova a pensare “Questo nessuno me lo aveva detto”, oppure “Questo non me lo aspettavo proprio”. E sicuramente tra le premure e le ansie di tutti i genitori c’è il pianto… Quando un bambino piange i genitori non possono che saltare in piedi e correre in soccorso del proprio bebè, nella speranza di calmarlo e soprattutto di capire il motivo di tale pianto. I bambini soffrono, si emozionano, sono felici, esattamente come noi sono capaci di provare tutti i tipo di emozioni possibili, però non sono in grado di esternarle come noi. Per nove mesi hanno vissuto al caldo e protetti nel grembo materno e adesso si affacciano ad un mondo totalmente nuovo, che non conoscono e con cui non sono ancora in grado di approcciarsi. Ecco perché imparare a capirli e a capire le loro emozioni può rendere anche a noi il compito più semplice.

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Il tuo neonato piange sempre? Come capire cosa vuole comunicarti senza ansia

Il loro unico modo di comunicare è attraverso il pianto. Questo rappresenta il loro unico modo di comunicare le emozioni che li percuotono. Quindi cerchiamo di capire i vari tipi di pianto.

  1. Pianto di chiamata: ovviamente noi abbiamo la parola per chiamare qualcuno che vogliamo avere vicino, loro no, ecco perché piangono per attirare la tua attenzione. Questo tipo di pianto è stridulo, ma non isterico, per ogni 5 o 6 secondi di pianto ci saranno 15 20 secondi di silenzio.
  2. Pianto di fame: molto simile a quello per chiamarti e attirare la tua attenzione, ma stavolta se non lo assecondi, diventerà prestissimo un pianto disperato e isterico. “Mamma dammi il latte!“.
  3. Pianto di dolore: isterico, irreparabile e inconfondibile. Questo tipo di pianto è diverso da tutti gli altri ed è davvero inconsolabile. In questo caso potete solamente andare dal medico per capire quale sia la fonte del malessere.
  4. Pianto fisiologico: hanno le nostre stesse abitudini fisiologiche, ma ovviamente finché erano nella pancia non le espletavano. Adesso che è tutto nuovo, anche il semplice atto della defecazione può risultare fastidioso o doloroso. Pian piano passerà, ma all’inizio potrebbe essere difficile per il bambino abituarsi. Il bambino emetterà in questo caso dei piccoli piagnucolii, che voi potrete accogliere e tranquillizzare, prima che diventino più forti.
  5. Pianto del sonno: anche questo è piuttosto comune, specie se il bambino si sente solo. Sarà molto simile al pianto per chiamarvi. In questo caso avervi vicino, magari mangiare e rilassarsi, non potrà che farlo calmare. Se poi il pianto è prima dell’addormentamento, accompagnato da sbadigli, sfregamenti di viso vari, allora il vostro piccino non riesce a rilassarsi. Provate a farlo addormentare in un ambiente più tranquillo, con luci soffuse
  6. Pianto di disagio: come noi, anche i bambini provano disagio, si sa, appena arrivati a casa le visite dei parenti e degli amici possono diventare a volte troppo stressanti. Essere continuamente toccati, disturbati non è piacevole, ecco perché attraverso un pianto che può essere più o meno stizzito, il nostro bambino può farcelo capire.
  7. Pianto di noia: ebbene si, anche i bambini si annoiano, cosa fare in questo caso? Facciamo qualcosa insieme, cantiamo, portiamoli a fare una passeggiata intorno alla casa, o coinvolgiamoli con qualche giochino.